IMPARA A CAMMINARE SOLO CHI OSA FARLO
IMPARA A CAMMINARE:
La Lezione di Vita dei Bambini
Hai mai notato un bambino al suo primo passo? È un momento di pura magia, carico di coraggio e di avventura. È quel momento in cui, spinto dall’istinto e dalla determinazione, decide di sfidare se stesso e di esplorare il mondo in un modo completamente nuovo mentre impara a camminare.
Immagina il quadro:
Il bambino dopo mesi passati ad osservare gli adulti, capisce che forse puo’ spostarsi in modo diverso rispetto al suo amico gatto, quindi decide che è giunto il momento di provare ad alzarsi. Con le sue piccole mani, si aggrappa al suo morbido divano, oasi di momenti tranquilli. Nonostante la fatica, si erge fiero, con la grinta di chi vuole conquistare nuove vette.
Ora il suo istinto sa però che deve muoversi. Muoversi in un modo completamente diverso rispetto al semplice gattonare, lasciare il suo punto di appoggio sicuro, per esplorare l’ignoto, guardando il pavimento ormai cosi’ lontano. Barcollando con estrema confusione, trova il suo equilibrio precario, lascia il suo divano preferito e compie il suo primo passo focalizzato verso nuovi traguardi.
Un passo e poi ancora un altro, le sue braccia sono protese verso la sua prossima meta. Il suo sorriso è immenso, il mondo è suo, niente puo’ piu’ fermarlo.
Ma questo momento dura poco, cade, il pavimento è di nuovo vicino, il suo sorriso diventa una lacrima che solca il suo viso, si rialza, ricade continua a piangere, si ferma e poi ancora si rialza, qualche altro piccolo passo fino al prossimo appiglio. Non conosce la parola sconfitta, è concentrato sul suo cambiamento, sa che si puo’ cadere ma nonostante le difficoltà il suo sorriso ritorna, ed è proprio in quell’istante, che capisce di aver imparato a camminare.
Ho imparato già una volta a camminare
Questo scenario, così ricco di significato, ci offre una lezione preziosa sulla vita adulta. Troppo spesso, ci ritroviamo a “gattonare” intorno ai nostri “divani Ikea”, attaccati alle nostre sicurezze, incapaci di osare e di affrontare il nuovo. Abbiamo paura di cadere, di sbagliare, di non essere abbastanza preparati. Ma essere adulti non dovrebbe significare perdere la capacità di rischiare e di sognare.
Perchè ho paura di affrontare un cammino?
La paura è un compagno con cui siamo intimamente familiari, essendo inciampati numerose volte nel passato. Le cadute hanno lasciato il segno, rendendoci meno spensierati dei giorni dell’infanzia. Questo cambiamento ci rende più cauti, spingendoci a cercare informazioni su ciò che ci è ancora sconosciuto.
Non sto sminuendo l’importanza di questa prudenza, al contrario, la ritengo vitale. La teoria precede sempre la pratica. Sarebbe un grave errore non formarsi o ignorare i consigli di coloro che hanno già vissuto esperienze simili alle nostre. Questi racconti ci permettono di sognare più intensamente, di esplorare emozioni che altrimenti rimarrebbero oscure.
Il problema sorge quando diventiamo insaziabili, quando ci aggrappiamo al nostro sapere con eccessiva sicurezza, pretendendo di dominare ogni minimo dettaglio. Ciò che non percepiamo è che le domande aumentano col tempo. Scopriamo che i consigli spesso si contraddicono, e ciò che sembrava logico ieri perde senso oggi. Questo rischia di rendere la nostra sicurezza più fragile di quanto fosse quando eravamo ignari, poiché non esiste un’unica verità assoluta. Siamo individui unici, con percorsi simili ma mai identici, come strade parallele che si incontrano ma continuano a divergere.
La Bellezza del Viaggio Imperfetto
Desideriamo respirare il profumo dei fiori prima di avvicinarci, toccare i sassi del sentiero prima di percorrerlo, conoscere il sapore prima di mangiare. Vogliamo comprendere appieno il significato del camminare prima di metterci in movimento, preparati ad affrontare qualsiasi eventualità.
E così, procediamo con cautela, talvolta avanzando a piccoli passi ma senza mai allontanarci dal nostro punto di riferimento, che si è trasformato in qualcosa di più grande: un lavoro, la scuola, la famiglia, la casa, il tempo. Ognuno con il proprio ancoraggio preferito.
Gli errori, le sorprese, ciò che non avevamo previsto sono parte integrante del nostro viaggio. Possiamo passare notti intere a progettare il percorso perfetto, ma è proprio ciò che non avevamo previsto a rendere unica la nostra esperienza. Sarà l’imperfezione che ci lega ora a trasformarsi nella perfezione della nostra esperienza.
Non lasciare che le tue domande diventino anelli di una catena troppo lunga, impara a camminare!
Quindi, sii aperto ad ascoltare i consigli, ma non trasformarli in una Legge universale. Nessuna scuola, nessun maestro, nessun libro può veramente insegnarti ogni singolo passo del tuo percorso. Non stiamo parlando di scienza o matematica, non affrontiamo tutti lo stesso esame.
Il tuo cammino è unico e individuale.
Se continui ad aspettare il momento in cui ti sentirai completamente pronto, il giorno in cui sarai privo di ogni dubbio, rimarrai intrappolato a gattonare vicino a quel divano per sempre, incapace di lasciare il tuo punto di ancoraggio.
Perchè in realtà:
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